“Buonasera, sono Giorgia. Vengo dalla Madonna di San Paolo insieme a mia mamma e mia sorella. Siamo calabresi, di Cosenza. Ho voluto portarle qui per far conoscere loro la Madonna e raccontare la mia storia.
Sono mamma di un bambino di quasi sette anni e, dopo di lui, ho avuto quattro aborti. La prima volta che sono venuta qui è stato il 18 gennaio, su suggerimento di una collega che mi ha parlato di questa Madonna. Non la conoscevo, ma ho deciso di venire e qui ho incontrato il signor Luigi. Non sapevo chi fosse. Si è avvicinato, abbiamo parlato un po’ e mi ha chiesto l’età di mio figlio. Gli ho detto che ha sei anni e gli ho spiegato il motivo della mia visita, cosa ero venuta a chiedere alla Madonna.
Lui mi ha risposto che era arrivato il momento di dare una compagnia a mio figlio e mi ha raccontato ciò che fa qui e cosa ha fatto nel mondo. Mi ha detto che ha “36 figli”, poi, ridendo, ha precisato che non sono suoi, ma che sono arrivati grazie all’intercessione della Madonna. Infine, ha aggiunto: “Forse non mi crederai”, ma io, ovviamente, se non ci avessi creduto non sarei venuta fin qui. Ci siamo salutati con la promessa di rivederci. Sono tornata a casa, ho continuato la mia vita, ma il pensiero della Madonna mi accompagnava spesso.
Il sabato successivo, alle sette del mattino, mi sono svegliata. Ero nel letto con mio marito e mio figlio, entrambi dormivano. Era presto e volevo riposare ancora un po’. Mi sono girata e ho chiuso gli occhi, cercando di riaddormentarmi. All’improvviso, ho sentito accarezzarmi la pancia due volte.
Ho aperto gli occhi, ma mio marito e mio figlio dormivano profondamente. Ho pensato subito alla Madonna, ma non ci ho dato troppo peso. L’ho raccontato a mio marito, ma ho lasciato correre. Qualche giorno dopo, mentre lavavo i piatti, mio figlio mi ha detto all’improvviso: “Papà deve portare mamma in chiesa”. Sono rimasta molto sorpresa, perché non è una frase tipica di lui. Io sono credente, ma non praticante, e mio figlio è stato in chiesa pochissime volte. Non è un luogo familiare per lui, quindi non riuscivo a capire da dove gli fosse venuta questa idea.
Ho iniziato a collegare tante cose, tutti questi segnali. Poi, dieci giorni fa, il 28, ho scoperto di essere in attesa.”