La famiglia Nodari chiede a Luigi se poteva assisterli nell’acquisto di una stalla moderna, di cui il costo era di tre milioni di euro e nessuno voleva comprarla. Luigi predice loro che l’avrebbero comprata a 1 350 000 euro. Trascorsi sei/sette mesi la stalla va all’asta e la famiglia Nodari la acquista a 1 350 000 euro. In quattro/cinque mesi la stalla viene riparata e la spesa si aggira intorno a 400 000 euro. Ha lo spazio per contenere 1000 vacche, mentre loro ci mettono 800 tori.
Trascorrono due mesi quando una sera cominciano fatti strani: dalle 17 alle 22 i tori si ammazzano, si scornano e si infilzano con urla cavernicole. I signori Nodari a causa del problema chiamano a consulto tutti gli alimentaristi, veterinari, specialisti ecc… senza trovare però alcuna soluzione. Una sera un familiare dei Nodari decide di chiamare Luigi chiedendogli di raggiungerli in cascina, ma Luigi avendo già un impegno, gli dice che non sarebbe potuto andare e a distanza gli promette che sarebbe intervenuto mandando a dormire i tori.
Continuando con la chiamata tranquillizza la famiglia Nodari spiegando che non è una maledizione, ma è un’altra cosa che gli avrebbe detto successivamente. La sera dopo Gualtiero Nodari telefona a Luigi chiedendogli di raggiungerlo perché la situazione con i tori era disperata, dato che cinquanta tori si erano già ammazzati. Nel frattempo la famiglia Nodari aveva messo in giro voci di voler vendere l’azienda perché se la situazione fosse degenerata, sarebbero falliti a causa delle spese affrontate che ammontavano circa a cinque-sei milioni di euro. Quindi Luigi avvisa Cecilia che avrebbe raggiunto la Famiglia Nodari nella loro cascina. Arrivato in azienda sente le urla dei tori e vede Gualtiero appoggiato al muro, che vedendo Luigi esclama: “Mi stanno rovinando, solo tu Luigi mi puoi aiutare!”. Luigi entrando in stalla vede sei persone con in mano torce e pali che cercavano di contenere la furia dei tori che alzavano le ringhiere come pagliuzze. I tori da 800, ne erano rimasti 750. Luigi dice alle sei persone presenti di andare in un angolo della stalla, in particolare in corridoio, mentre lui va incontro ai tori. Questi, infuriati, con le fiamme che uscivano dalle narici, vanno verso Luigi per buttarlo chissà dove, ma arrivati dinnanzi a lui, si inginocchiano e vanno a dormire, poi per rassicurarsi che tutti i tori fossero a riposo, ripercorre le due corsie.
I sei personaggi presenti all’episodio sono Gualtiero, i suoi figli e gli indiani loro dipendenti, che rimanendo stupiti di tale potenza, chiesero a Luigi chi fosse in realtà. Luigi raccomanda loro di non dire nulla dell’accaduto e racconta un fatto: “120 anni fa il proprietario del terreno dov’è situata la stalla della famiglia Nodari, era una persona potente che faceva guadagni con l’occulto e che aveva venduto l’anima al demonio chiedendogli di far rimanere la sua entità in quel luogo e mai nessuno sarebbe dovuto andare a disturbarla perché altrimenti li avrebbe distrutti. Questo potere è stato dato dal demonio a quella persona potente”. Prima di Gualtiero sono entrate altre due aziende con 1200 vacche, ma sono morte di cagnotti e per questo sono fallite. Luigi promette loro che avrebbe sistemato la situazione.
Nei giorni successivi gli indiani riferiscono a Luigi che da sei mesi una donna cattiva di notte va a tirar loro le gambe. Gualtiero dice a Luigi di non credere a ciò che sostenevano gli indiani perché sicuramente erano drogati, mentre Luigi afferma che è tutto vero. La notte seguente, la donna che gli indiani non avevano mai visto ma solo sentito, dice loro che il giorno dopo avrebbe mandato una persona molto ricca da Gualtiero per acquistare tutto, l’importante che gli indiani avessero cacciato Luigi. L’indiano si dimenticò di riferire il messaggio della donna a Luigi, così la sera successiva lo prese per le gambe e lo scaraventò a terra riportando lividi alla schiena.
Due sere dopo l’episodio dei tori, Luigi torna da Gualtiero per sistemare il fatto lasciato in sospeso. Nella stalla Luigi scopre dove è situata l’entità. In un angolo della stalla sopraelevata c’è una telecamera che continua a girare e a ogni ora manda le immagini alla sede di Cremonini per vedere lo stato di salute degli animali, perché se hanno botte non li ritirano. Proprio dove c’è la telecamera è situato l’alloggio degli indiani. Una notte l’indiano aveva bisogno di andare ai servizi, ma, essendo che il bagno era al piano di sotto, avendo paura va in stalla.
Durante il suo bisogno gli arriva un calcio nel sedere che lo leva da terra e si sente dire da una voce che non gli deve urinare addosso. Luigi è andato sul luogo dove è presente l’entità chiedendo conferma all’indiano. Gli indiani raccontano a Luigi che andavano sempre a letto tardi perché ricevevano maltrattamenti da questa entità perciò avevano paura. Una sera verso le h23, aprendo la porta della camera, attaccata sul finestrone per la prima volta la vedono con denti in fuori, mani di rana, gambette di capra e capelli rossi che andava verso di loro e loro per il grande spavento gridano.
Questo episodio, prima che gli indiani lo raccontassero di persona a Luigi, Rita, la moglie di Gualtiero, glielo aveva anticipato chiamandolo verso le h14 del giorno dopo dato che erano stati trovati al mattino in fondo alle scale ancora spaventati. Luigi, il giorno seguente alla chiamata di Rita verso mezzogiorno, si reca dai Nodari e confina l’entità.